IL GIARDINO ANTROPIZZATO

Prima A

Parole chiave: movimento, abbondanza, logica ordinatrice (equilibrio), memoria

Immagini chiave: acqua nelle sue forme, terra, percorso

Ambiente: paesaggio antropizzato

Elementi: aria/terra     eteri: luce/vita

Il giardino antropizzato

Il giardino si manifesta nella forma dell’acqua. Principio generatore di vita, elemento fondante di qualsiasi civiltà sviluppatasi sulla terra, l’acqua che fa si che la materia, nella sua espressione di forma, possa trasformarsi secondo le leggi della qualità dinamica: l’acqua rende “l’impasto” morbido, elastico oppure la sua mancanza ne definisce la qualità di arido e di secco. Attraverso l’acqua si definisce il peso (teorema di archimede) nel mondo fenomenico, e sempre l’ acqua distesa nello spazio rende possibile la percezione della misura dello spazio stesso. L’acqua permette all’uomo di costruire attraverso l’impasto, non dimenticando che l’uomo stesso è assimilabile ad un impasto di materia conformata e modellata dall’acqua.

L’acqua prima ancora di accogliere edi essere navigabile, genera nel suo contatto con gli altri tre elementi (aria, fuoco, terra) la materia di cui è costituita la vita. L’acqua, in tutte le sue forme (liquida, aerea e gassosa) è dispensatrice e ordinatrice del territorio : irrigandolo, lo delimita , lo estende , lo rende arido o lo umidifica; da forma alla materia di cui sono fatti gli elementi, e, plasmandoli, li forgia. La sua forza nel creare è così fondante che anche guardando i cieli disegnati dagli alunni si scopre che hanno la medesima consistenza dell’acqua, sono espressi nella stessa qualità del colore e del movimento. E se il cielo non è rappresentato, specchiandosi nel riflesso dell’acqua, ovvero guardando le forme dell’elemento, anche inconscamente, se ne avverte la presenza.

La presenza dell’acqua ha determinato la posizione delle antiche civiltà (Mesopotamia con i grandi fiumi Tigri e Eufrate, ) fondate e caratterizzate dalla ricchezza e abbondanza proprio perché sorte su terreni fertilizzati dall’acqua: gli antichi giardini pensili di Babilonia nascevano in luoghi irrorati dall’ acqua dell’Eufrate. Similmente le grandi città storiche europee stratificate (Roma,Parigi, Londra, Vienna…) sono sempre sorte e si sono intensificate conformandosi lungo i fiumi che alimentano i territori.

L’acqua crea e modella il giardino immaginato e come dispensatirce di vita lo nutre permettendo il nascere delle forme materiche e il manifestarsi dei paesaggi antropizzati. Si tratta di paesaggi umani, disegnati dagli alunni, in cui affiora e vive la memoria, il ricordo che manifesta sentimenti e sensazioni. In tal senso i pesaggi sono quelli dei torrenti abbondanti di acqua che dispensano intorno il loro fluire la vita riproduttiva evocando l’abbondanza e la ricchezza della natura, oppure quelli delle fontane dove l’acqua contenuta nella sua forma organizza intorno a se il proliferare dei fiori evoncadone il profumo, ordina gli alberi e organizza gli spazi dell’accoglienza e del riposo; divenata il punto centrale del giardino antropizzato che intorno a se organizza l’idea di un territorio dove, come in puzzle, convivono e si susseguono le stanze della memoria (storica, commemorativa), le stanze delle attività e del riposo: il giardino manifesta gli elementi della cultura della società integrata, ordinata e conformata sulla stratificazione dei valori sociali condivisi.

In questi due giardini creati dalle forme di acque, in particolare quello dei torrenti e quello delle fontane, gli alunni mostrano, raccontandolo nei loro disegni, il principio ordinatore dei due giardini: la convivenza dei quattro regni della natura (regno minerale, vegetale, animale e umano) fondata sul rispetto ed equilibrio di ciascun regno e nel giardino delle fontane, l’armonia espressa attraverso il ritmo e l’ordinamento (inteso come processo logico di qualità sequenziale e funzionale) degli spazi antropizzati , ovvero pensati e creati dall’uomo.    13.4.17